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Anfiteatro Romano di Volterra

(Aggiornamento del 21/07/2020 – Pubblicazione a cura di Bertini Leonardo)

Sono riaperti il 20 luglio gli scavi della Soprintendenza presso il cantiere dell’anfiteatro romano di Volterra. L’imponente struttura è venuta alla luce solo 5 anni fa nel corso di operazioni di archeologia preventiva in una vallecola nella parte a nord della città, nell’area ancora compresa entro la grande cinta di mura ellenistica, non lontano dallo splendido teatro. E simile al teatro appare la struttura di questo gigante sommerso, che sta lentamente tornando alla luce. Stranamente nessuna fonte, antica o moderne, ricordava l’esistenza di questo imponente monumento. Sin dal momento della scoperta i nostri archeologi si sono attivati per progettare ed immaginare il recupero della struttura, iniziando subito, con brevi campagne mirate, a comprendere la natura e la potenza del monumento. Si è potuto sin da subito contare sul supporto finanziario della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Volterra, che hanno generosamente elargito i primi fondi. Grazie  a queste prime indagini si è potuto creare un progetto integrato di scavo, restauro e valorizzazione che ha condotto in breve tempo all’acquisizione da pare del Comune di Volterra dell’area. Nel 2019, grazie ad un generoso contributo della Fondazione cassa di Risparmio di Volterra tramite ART BONUS, si è iniziata una importante campagna di restauro e messa in sicurezza del sito con una parte anche di scavo archeologico. Grazie a questo finanziamento abbiamo partecipato e vinto un concorso ART BONUS che ci ha assegnato un contributo ingente. Per la campagna appena iniziata possiamo poi contare su un pari contributo elargito dalla Regione Toscana. 

Il monumento, in buono stato di conservazione, è formato da tre ordini di gradinate che formano quini una cavea imponente e ha delle dimensioni presunte di m. 82 x 64. 

Per chi volesse  seguire in diretta le fasi dello scavo segnaliamo qui il link della pagina facebook l’Anfiteatro che non c’era curata dalla direttrice dello scavo e funzionario archeologo di questo ufficio Dott.ssa Elena Sorge

 

 Contatti: elena.sorge@beniculturali.it