Principali compiti istituzionali della Soprintendenza
In Italia i beni culturali sono tutelati direttamente dallo Stato attraverso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Esso opera sul territorio attraverso organi periferici, chiamati Soprintendenze, che agiscono in stretta collaborazione con il sistema del governo locale (Comune, Provincia, Regione).
Questa Soprintendenza tutela il paesaggio e i beni architettonici (città, piazze, edifici), i beni artistici e storici (sculture, dipinti, oreficerie, tessuti, strumenti musicali ecc.), sia quelli conservati sul territorio, sia quelli raccolti ed esposti in musei, da chiunque gestiti.
Obiettivo principale della Soprintendenza è riconoscere i beni culturali, curarne l’integrità, diffonderne la conoscenza e la comprensione. Sempre più spesso essa è chiamata a collaborare con Enti locali e con soggetti privati a progetti di sviluppo centrati sui beni culturali, in considerazione della centralità da questi conquistata, specie in Toscana, come elemento propulsore di uno sviluppo economico fondato su un settore turistico di più elevata qualità.
(Aggiornamento del 21/04/2021 – Autore Dott.ssa Chiara Travisonni – Pubblicazione a cura di Bertini Leonardo)
Catalogazione
La catalogazione consiste nella raccolta organizzata del maggior numero di informazioni sui beni culturali presenti sul territorio di competenza, sia di proprietà del demanio o di enti, sia di proprietà privata.
Tale attività è disciplinata dall’art. 17 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004), che attribuisce al Ministero, con il concorso delle Regioni e con l’eventuale collaborazione delle Università, il compito di individuare e definire metodologie comuni di raccolta, di scambio, accesso ed elaborazione dei dati a livello nazionale.
Atto scientifico di conoscenza sistematica del patrimonio culturale di proprietà pubblica e privata, è alla base dell’attività di tutela e valorizzazione e in particolare consente la programmazione degli interventi finalizzati alla conservazione delle opere e si pone a supporto dell’azione preventiva contro atti criminosi.
L’attività di catalogazione viene svolta dalla Soprintendenza con finanziamenti del Ministero della Cultura, in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), organo tecnico-scientifico del Ministero, cui sono attribuite funzioni di indirizzo e coordinamento a livello centrale, nonché compiti di ordinamento e gestione del catalogo nazionale dei beni culturali.
A tale scopo l’ICCD ha predisposto un articolato sistema di standard catalografici finalizzato all’attuazione della catalogazione secondo criteri omogenei dal punto di vista metodologico, normativo e terminologico, nonché una specifica “scheda di catalogo” per ciascuna tipologia di bene culturale (archeologico, architettonico e paesaggistico, demoetnoantropologico, fotografico, musicale, naturalistico, numismatico, scientifico e tecnologico, storico e artistico). Tale scheda, aggiornata periodicamente, è volta a raccogliere il maggior numero di informazioni (di carattere amministrativo, anagrafico, giuridico, descrittivo, storico-critico, bibliografico, ecc…) ed è corredata dalla documentazione fotografica, dalla georeferenziazione e dagli allegati ritenuti necessari per meglio descrivere il bene.
La catalogazione, in rapporto alle specifiche esigenze della Soprintendenza, può essere condotta con diversi livelli di approfondimento: d’inventario (I), di precatalogo (P), di catalogo (C).
A partire dal principio degli anni Novanta si è avviata la graduale digitalizzazione delle informazioni e si è proceduto a trasferire su supporto informatico, uniformandone i dati, le vecchie schede cartacee.
Nel 2013, dopo alcuni anni di sperimentazione, questa missione istituzionale si è tradotta nell’impegno alla costituzione e all’implementazione del Sistema Informativo Generale del Catalogo (SIGECweb), mediante il flusso diretto dei dati elaborati dagli organi periferici.
L’accesso a SIGEC è consentito agli utenti registrati che siano associati a un Ente accreditato e abbiano un profilo di accesso, in base al quale potranno svolgere determinate attività, a seconda del proprio profilo di utenza: Amministratore, Catalogatore, Verificatore, Utente di lettura o di consultazione.
Dal 2021 l’ICCD ha realizzato una nuova interfaccia del Catalogo generale dei beni culturali del MIC:

Restauro
Cosa è:
Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio definisce:
prevenzione il complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto;
manutenzione il complesso delle attività e degli interventi destinati al controllo delle condizioni del bene culturale e al mantenimento dell’integrità, dell’efficienza funzionale e dell’identità del bene e delle sue parti;
restauro l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali.
Come si fa:
La Soprintendenza, attraverso le proprie Unità Organiche Territoriali, svolge una coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro del patrimonio architettonico e, per quanto riguarda gli interventi realizzati da enti pubblici e privati, una costante attività ispettiva per la verifica dello stato di conservazione e della destinazione degli immobili ad un uso compatibile con le loro caratteristiche
L’attività della Soprintendenza:
La Soprintendenza nel corso della sua lunghissima attività è intervenuta direttamente per il restauro di molti edifici di interesse culturale riconosciuti quali testimonianze dell’identità, della storia e della cultura del territorio.
Progetti
A partire dal 1992, l’allora Soprintendenza di Pisa-Lucca-Massa-Livorno, con l’insostituibile apporto della Scuola Normale Superiore e del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa (nelle persone di Umberto Parrini, a ciò incaricato da Paola Barocchi, e di Vincenzo Ambriola) avviò un’analisi delle soluzioni informatiche più adeguate per realizzare quella che aveva individuato come il nucleo fondante della propria ‘missione’, e cioè la gestione condivisa dei dati conoscitivi del patrimonio da tutelare. All’analisi presero attiva parte alcuni giovani informatici, impegnati presso la Soprintendenza nel loro servizio civile sostitutivo, giovani schedatori, stagisti o tirocinanti di formazione umanistica: ad essi si deve anche la sperimentazione delle soluzioni via via individuate.
Nel corso di un lungo e faticoso processo, negli anni Novanta si riuscì ad informatizzare gli archivi dei beni mobili catalogati e di quelli (mobili e immobili) vincolati, l’iter delle procedure autorizzative sui beni vincolati, la gestione amministrativo-contabile.
In collaborazione con gli enti di governo territoriale, con il CNUCE-CNR di Pisa e con l’Opera della Primaziale Pisana, venne anche sperimentata la comunicazione in rete al pubblico delle risorse culturali di ampi territori (la Lunigiana, Pisa medioevale, l’Arte Sacra a Lucca) e delle caratteristiche di complessi monumentali (il Camposanto monumentale di Pisa).
Punto di arrivo ne è stata la collaborazione alla piattaforma multimediale piazzadeimiracoli
Conseguenza non certo minore di questo modo di lavorare è stato il superamento dell’incomunicabilità tra i detentori delle conoscenze dei contenuti (e delle esigenze di gestione) e i detentori delle conoscenze informatiche -un processo che si è spesso concluso con la nascita di aziende costituite da operatori dei due settori. Si sono infatti creati gruppi di lavoro pluridisciplinari, dove ciascuno ha imparato dall’altro: ricercatori e operatori dei beni culturali si sono creati sul campo le competenze necessarie per dialogare con gli informatici i quali, a loro volta, hanno imparato a capirne le esigenze, aiutare a formularle con chiarezza, impegnarsi per trovare le soluzioni più aderenti alle esigenze espresse.
In anni più recenti, nuove strade sono state esplorate, concentrandosi sulla sperimentazione, a supporto della comunicazione e del restauro, dei modelli digitali tridimensionali interattivi. Si sono così aperte nuove collaborazioni, in particolare con il Visual Computing Lab dell’ ISTI CNR di Pisa, partner della Soprintendenza nel progetto ViHAP3D – Virtual Heritage: 3D High Quality Acquisition and Presentation , finanziato dalla Comunità Europea.
- Progetto SICar
SICaR w/b – Sistema Informativo per la documentazione georeferenziata in rete di Cantieri di Restauro – ha origine nell’ambito del progetto Optocantieri, di cui la Soprintendenza era partner, promosso e finanziato dalla Regione Toscana nel 2003 per trasferire alle piccole e medie imprese (PMI) tecnologie avanzate per la diagnostica, la documentazione e il restauro dei beni culturali.
Sviluppato da Liberologico srl-società anch’essa partner del progetto-, il Sistema si pone come evoluzione di Akira GIS server sviluppato, con la consulenza della Scuola Normale Superiore e sotto il controllo dell’ICR, per la progettazione del restauro lapideo della Torre di Pisa.
Il Sistema, che nasce per supportare la gestione e l’interpretazione delle informazioni (vettoriali, alfanumeriche e raster) acquisite nella fase progettuale di un intervento di un restauro, è integralmente configurabile e accessibile via web sia in consultazione che in data-entry e può funzionare anche con connessioni wireless.
Consente così a tutti coloro che operano all’interno di un cantiere (restauratori, storici dell’arte, architetti, analisti) di inserire i dati in real time direttamente dalla loro postazione di lavoro -sia essa un laboratorio o un ponteggio. Le soluzioni Open Source adottate nello sviluppo del sistema, grazie al loro elevato grado di standardizzazione e diffusione, assicurano la longevità e l’interoperabilità dei contenuti del Database e ne garantiscono il riuso.
I dati immessi possono essere uniti alla rappresentazione digitale 2D del monumento consentendo, per la prima volta, di mappare le aree oggetto dell’informazione direttamente in rete, su un’immagine misurabile dell’oggetto in corso di restauro.
A cantiere concluso tutta la documentazione raccolta si trova in tal modo organizzata, archiviata e facilmente consultabile grazie alle ricerche incrociate garantite dal sistema.
Per consentire un ancor più agevole accesso anche al pubblico di non specialisti, è attualmente in preparazione un’apposita interfaccia per la consultazione. Fin da adesso comunque tutti gli interessati, restauratori o ricercatori, entrando nel sistema, possono giovarsi delle esperienze accumulate dai colleghi, vuoi verificando l’esito di materiali e metodologie, vuoi accedendo alle preziose informazioni sulla consistenza materica dell’opera restaurata raccolte nel corso del restauro.
- Progetto Lorena. La tutela in rete
Finanziatore: Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa
Promotore e attuatore: Soprintendenza di Pisa e Livorno
Comitato scientifico: Clara Baracchini, Mariagiulia Burresi, Antonella Gioli, Donata Levi, Severina Russo
Progetto e coordinamento: Clara Baracchini
Segreteria tecnico-scientifica: Caterina Bay, Lorenzo Carletti, Raffaella Grilli
Caporedattore: Lucia Capitani
Ricerche e redazione testi: Barbara Bertelli, Laura Bonuccelli, Mariagrazia Cacciapaglia, Anna Franco, Raffaella Gangi, Giusella Laiezza, Andrea Maffei, Francesca Pupi, Benedetta Moreschini
Per l’inserimento nei Sistemi Informativi:
In Aristos: Barbara Bertelli, Laura Bonuccelli, Mariagrazia Cacciapaglia, Anna Franco, Giusella Laiezza, Andrea Maffei, Francesca Pupi
In Sicar: Mariateresa Bonanotte, Laura Bonuccelli, Giada Di Cristina, Enrica Pierotti, Stefania Ramaci
Ringraziamenti: Amedeo Mercurio e Parallelo s.a.s. per assistenza e supporto tecnico
Progetto realizzato nel 2008
- Progetto REARTE
Crediti
Direzione Generale ITP: ente promotore
CIPE: ente finanziatore
Soprintendenza di Pisa e Livorno: coordinamento
Soprintendenze: enti attuatori
- Progetto ARTPAST
Progetto realizzato tra il 2004 e il 2008
Crediti
Direzione Generale ITP: ente promotore
CIPE: ente finanziatore
Soprintendenza di Pisa e Livorno: coordinamento
Soprintendenze: enti attuatori
- Il Monumento Funebre di Arrigo VII. Un progetto per l’Imperatore
Progetto realizzato nel 2003
Crediti
Soprintendenza Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici, Pisa
Università degli Studi di Pisa
DICO, Università degli Studi di Milano
Megaride s.r.l., Napoli
ISTI CNR, Pisa
Opera della Primaziale Pisana
Regione Toscana
Kunsthistorisches Institut di Firenze
Max-Planck-Institut
Prodotto realizzato nel 2004.
Premi
“The lost mausoleum”, eContent Award Italy sezione e-Culture menzione speciale, Fondazione Politecnico di Milano, 2005, IT.
- Il Progetto di Piazza dei Miracoli. Una Piattaforma digitale per la piazza del duomo
rogetto realizzato tra il 2001 e il 2002
Crediti
Soprintendenza B.A.A.A.S. per le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
Scuola Normale Superiore – Centro Ricerche Informatiche per i Beni Culturali – Pisa
Opera Primaziale Pisana
Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa
Scuola di Studi Superiori e di Perfezionamento S.Anna
- La Cattedrale di Pisa nella Piazza dei Miracoli: un rilievo 3D per l’integrazione con i sistemi informativi di documentazione storica e di restauro
Progetto realizzato nel 2001
Crediti
Soprintendenza di Pisa
Opera Primaziale Pisana
Centro Dipartimentale DIAPReM dell’Università di Ferrara
Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze
Visual Computing Lab dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR di Pisa
Leica Geosystem SpA di Milano
- Arte Medievale a Pisa. Museo virtuale
Progetto realizzato nel 1998
Crediti
Coop. Alfea – Pisa
Soprintendenza B.A.A.A.S. per le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
Scuola Normale Superiore – Centro Ricerche Informatiche per i Beni Culturali – Pisa
CNUCE -Consorzio Nazionale Ricerche – Pisa
Comune di Pisa
Provincia di Pisa
Regione Toscana
CEE nell’ambito dei fondi strutt. (Regolamento 2081 ob. 2)
Opera Primaziale Pisana
- Progetto Gherardesca. La rinascita di un sepolcro
Progetto realizzato nel 1996
Crediti
Soprintendenza per i Beni A.A.A.S. per le Province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
Comune di Pisa
Provincia di Pisa
Regione Toscana, ZYX Pisa
Premi
Mediartec, 1996, primo posto
- Sistema Informativo del Camposanto Monumentale di Pisa
Progetto realizzato tra il 1993 e il 1994
Crediti
Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici per le Province di Pisa Livorno Lucca Massa Carrara
Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, laboratorio Percro
Opera della Primaziale di Pisa
Xlab, Andrea Brogi
Semata, Davide Merlitti
Fiere
VI Settimana della Cultura Scientifica, Sapere didattico tra divulgazione e didattica (Pisa – 25/31 Marzo 1997)
Nuove Tecnologie per la conoscenza dei Beni Culturali (Roma – 14/24 Aprile 1997)
Forum della Pubblica Amministrazione
(Roma – 6/10 Maggio 1997)
Mediartech ’98 – Festival nazionale del multimediale (Firenze, Fortezza da Basso – 26/29 Marzo 1998)
Monumedia 1998 – Festival Europeo su Multimedia e Beni Culturali (Napoli, Villa Pignatelli 28/31 Maggio 1998)
IMAGE ’98 – Architettura in movimento (Firenze, Museo Pecci, Prato – 9/13 Dicembre 1998)
IT-VRML – Convegno nazionale su VRML e Realtà Virtuale in Internet (Milano, CNR – 28 Maggio 1999)
EUROGRAPHICS 99 – Bringing to new life our Cultural Eritage. (Milano, Università degli Studi di Milano – 7-11 Settembre 1999)